venerdì 21 novembre 2008

maddalena

di: le mot imaginaire.
Maddalena è un’attrice nata glielo dico sempre. Se fossi un cineasta le riserverei un ruolo speciale in tutti i miei film, ne farei un‘icona. E‘ così buffa, così vera, quasi allo stato primitivo, travestita da una patina di buone maniere contro il suo malgrado. Ora percepisce una piccola pensione, praticamente spende tutta la sua rendita in quelle orribili macchine da gioco. E‘ proprio incorreggibile a nulla serve farle la predica. Deve un sacco di soldi a Michelle. Glieli scrocca con un fare sapiente, da vittima eletta. Non gli si può resistere perché è irresistibilmente bugiarda e simpatica. Per estinguere il suo debito le vende un sacco di cianfrusaglie inutili, giurando e spergiurando con convinzione che quella sarà l’ultima volta. Vent'anni fa lasciò marito e figli già grandi, di punto in bianco. Il marito l’aveva sempre picchiata e tradita. Una sorta di sceicco intoccabile, un despota maschilista. Ma si ritrovò finalmente libera di gestirsi come le pareva, non si risparmiò in amanti occasionali, si diede alla bella vita in maniera grandiosa. Per nessuna ragione plausibile tanto per dire: razionale, avrebbe mai rinunciato a questo cambiamento repentino. Ci racconta sempre con occhi scintillanti di quando ancora ragazza, viveva nel suo paese laggiù in Sicilia, di come lei si esibiva sul balcone un poco civetta, e di quanti spasimanti gli facevano una corte stretta nell'ora della passeggiata serale. Ci fa vedere una fotografia conservata con cura nella sua borsetta, una conferma tangibile di quella che fu da ragazza, per chi ne dubitasse. A quel punto parte in un delirio di gioia, quando la paragono ad Anna Magnani: hai gli stessi identici occhi. In questo momento mi si para davanti si è messa una pelliccia e un cappellino verde sulla testa stile ‘gabroche‘. Mi fa un sacco di smorfie e poi ride forte. Si nasconde la bocca scarlatta con le mani, per non evidenziare la sua sdentatura.


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